lunedì 25 agosto 2008

I Supercampioni dell'Italia siamo noi



Inter batte Roma 8-7 dopo i calci di rigore (i 90 minuti erano finiti sul 2-2, come i tempi supplementari) e diventa SUPERCAMPIONE d'Italia.
Dopo un ottimo avvio da parte dell'Inter, grazie anche ad alcune magie di Ibrahimovic, Muntari porta in vantaggio i nerazzurri; il secondo tempo si apre con il pareggio di De Rossi con un gran goal dalla lunga distanza.
A 7 minuti dalla fine ci pensa SuperMario Balotelli a infilare Doni e a portare l'Inter sul 2-1, ma una distrazione difensiva all'ultimo minuto di gioco consente alla Roma di pareggiare nuovamente.
I supplementari si chiudono sempre sul pareggio, ma con una buona Inter che meriterebbe la vittoria.
Si va ai calci di rigore e dopo gli errori di Totti e Juan per i giallorossi e Stankovic per i nerazzurri, ci pensa Capitan Javier Zanetti a siglare il rigore decisivo.
Come dicono in tanti sarà anche una coppa che vale poco, però vincere aiuta a vincere, no?

martedì 19 agosto 2008

I nuovi Stanlio e Ollio



Eccoli qui i nuovi Stanlio e Ollio del terzo millennio!!!
Sono stati avvistati, qualche giorno fa, spaparanzati a prendere il sole nel giardino di Gomma.
Informazioni segrete della CIA e dell'FBI dicono che si stiano aggirando nelle zone di San Michele-Alessandria; state attenti.
Dopo avervi dato queste notizie, vi informo che il blog rimarrà chiuso, causa ferie, dal 20/08 al 24/08.
Buone vacanze a tutti!!!

mercoledì 13 agosto 2008

Anche io credo...

"Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l’affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un’Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos’altro bisogna fare i conti con quello che c’è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c’ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n’ roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri."

Tratto dal discorso di Freccia nel film Radiofreccia (regia di Luciano Ligabue)